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Procòpio di Cesarea.

Storico bizantino. A Costantinopoli fu consigliere e segretario di Belisario, che poi seguì nelle sue spedizioni fino al 540, partecipando alle campagne in Persia, Africa e Italia. Ritornò quindi a Costantinopoli, dove si dedicò alla stesura di una vasta opera storica nella quale riportò la sua esperienza diretta, Sulle guerre (nota anche come Storie), in otto libri, pubblicati tra il 551 e il 553. L'opera, che si divide in Guerre persiane, Guerre libiche e Guerre gotiche, riveste ancor oggi una fondamentale importanza, non solo per la vastità del suo disegno, ma anche perché è l'unica fonte di rilievo riguardo al Regno di Giustiniano; essa inoltre si contraddistingue, nonostante il narratore sia greco e non nasconda la sua ammirazione per Belisario e per i soldati bizantini, per il rigore con cui sono descritti personaggi e azioni e per l'immediatezza delle informazioni. L'opera era accompagnata da una sorta di appendice, la Storia arcana o segreta, che tuttavia molti studiosi ritengono non sia attribuibile a P. Fra le altre opere dello storico ricordiamo l'operetta Sugli edifici, descrizione dei progetti urbanistici e architettonici e delle opere di ingegneria del Regno di Giustiniano (Cesarea, Palestina fine V sec. - Costantinopoli dopo il 563).